bibliotecando...

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Raccolta di pensieri e aforismi sulla "biblioteca" e sui "libri"...

  • Cosa è più importante delle biblioteche, se non il fatto che esistono? (Archibald Macleish)
  • Fondare biblioteche è un po' come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. (Marguerite Yourcenar)
  • La Biblioteca perdurerà: illuminata, solitaria, infinita, perfettamente immobile, armata di volumi preziosi, inutile, incorruttibile, segreta. (Jorge Luis Borges)
  • La mia biblioteca era per me un ducato grande abbastanza. (William Shakespeare)
  • Le biblioteche non si fanno; crescono. (Augustine Birrell)
  • Non c'è nulla che mi faccia sentir male come la porta chiusa di una biblioteca. (Barbara Tuchman)
  • Ora, cos'è importante nel problema dell'accessibilità agli scaffali? È che uno dei malintesi che dominano la nozione di biblioteca è che si vada in biblioteca per cercare un libro di cui si conosce il titolo. In verità accade sovente di andare in biblioteca perché si vuole un libro di cui si conosce il titolo, ma la principale funzione della biblioteca, almeno la funzione della biblioteca di casa mia e di qualsiasi amico che possiamo andare a visitare, è di scoprire dei libri di cui non si sospettava l'esistenza, e che tuttavia si scoprono essere di estrema importanza per noi. (Umberto Eco)
  • Su quante biblioteche di persone private, come sulle bottiglie del farmacista, si dovrebbe scrivere: "Solo per uno esterno"! (Alphonse Daudet)
  • Un intellettuale ama andare in biblioteca. Anche se non piove. (André Roussin)
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  • Esistono due motivi per leggere un libro: uno, perché vi piace, e l'altro, che potrete vantarvi di averlo letto. (Bertrand Russell)
  • Il Libro dei Libri inizia con un uomo ed una donna in paradiso, e finisce con l'Apocalisse. (Oscar Wilde)
  • Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. (
  • Sant'Agostino)
  • L'ottanta per cento di un esame si basa sull'unica lezione a cui non sei andato, nella quale si parlava dell'unico libro che non hai letto. (Arthur Bloch)
  • QUATTORDICESIMO COROLLARIO DI ATWOOD: Non si perde mai nessun libro prestandolo, a eccezione di quelli cui si tiene particolarmente. (
  • Arthur Bloch)
  • La censura è una buona cosa, poiché in tal modo ad ogni libro è garantito almeno un lettore attento. (Alan Ayckbourn)
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(nell'immagine:
"Il bibliotecario", di Giuseppe Arcimboldo, 1527-1593,

Museo di Stoccolma, Svezia)